Skip to main content

Regolamento cani: ecco le razze per le quali a milano servirà il patentino

News Redazione -

E' entrato in vigore il nuovo regolamento animali, che prevede il patentino per possedere una serie di razze considerate "pericolose". Ecco quali sono. Sono 27 le razze di cani per le quali, a Milano, i proprietari dovranno dotarsi di "patentino". Lo prescrive il nuovo regolamento per la tutela e il benessere degli animali, approvato lunedì in consiglio comunale.Inizialmente si era pensato all'obbligo di museruola per tutti i cani anche nelle aree a loro dedicate, ma questo è parso un provvedimento eccessivo e così si è preferito istituire l'obbligo di un patentino (con corso di 3 giorni) per i proprietari di razze specifiche.Non è invece stato approvato un emendamento che chiedeva di estendere il patentino a tutti i cani, indistintamente. Le razze sono quindi state scelte tra quelle "potenzialmente pericolose", per così dire, e agli incroci derivati da quelle razze. Ecco l'elenco.Le razze per le quali serve il patentino sono queste (per quelle sottolineate abbiamo preparato degli approfondimenti ad hoc):American bulldog Pastore dell’Anatolia Pastore di Charplanina Pastore dell’Asia centrale Pastore del Caucaso Pastore Maremmano Abruzzese Cane da Serra da Estreilla Dogo argentino Fila brazileiro Perro da canapo majoero Perro da presa canario Perro da presa Mallorquin Pit bull Pit bull mastiff Pit bull terrier Rafeiro do alentejo Rottweiler Rhodesian ridgeback Tosa inu American Staffordshire Bandog + molossoidi di grande taglia Bull terrier Boerboel Cane Corso Lupo Cecoslovacco Cane lupo di Saarloos Cane lupo italianoL'elenco però non è completamente esaustivo. Oltre ai già citati incroci derivati da queste razze, infatti, si nota l'accenno ai "molossoidi di grossa taglia", tra cui per esempio vanno inclusi il San Bernardo, l'Alano o il Terranova, seppure non in elenco.C'è infine il "caso" del Dobermann che, stando alla classificazione internazionale della F.C.I., rientrerebbe tra i molossoidi. Altre la includono invece tra i lupoidi. Fonti comunali vicine ai consiglieri che hanno proposto il patentino, contattate in merito da MilanoToday, riferiscono semplicemente che il Dobermann «non è in elenco».Chiunque sia già proprietario di una di queste razze ha due anni di tempo dall'entrata in vigore del regolamento per acquisire il "patentino cane speciale" rilasciato dall'Ats. Per le adozioni dal canile, si hanno sei mesi di tempo dall'adozione; per le nuove acquisizioni, la disposizione si applica dopo sei mesi dall'entrata in vigore del regolamento, dopodiché occorrerà avere il patentino per poter acquisire il cane.Fonte: MilanoToday

Dopo tre giorni intrappolato in una gabbia simba non ce l'ha fatta

News Redazione -

Il povero cagnolino, attirato dall'esca, non è più riuscito a uscire dalla gabbia. Il micidiale congegno era stato sistemato sulle colline fra Isola Vicentina e Castelnovo. Simba è morto di stenti dopo tre giorni di agonia all'interno di una trappola per volpi, sistemata nei pressi di un pollaio da un 68enne che è stato denunciato dai carabinieri forestali. Simba, un meticcio di sette anni, era scomparso qualche giorno fa durante una passeggiata con la sua padrona.La donna non ha perso tempo e si è messa subito a cercarlo, tornando sul luogo dove l'aveva visto per l'ultima volta anche il giorno dopo, ma del suo amico nessuna traccia. A quel punto ha deciso di fare un appello sui social ma di Simba nessuna traccia.Dopo l'ennesimo disperato tentativo di capire dove fosse finito il suo quattro zampe, ha fatto la macabra scoperta. Il meticcio era finito dentro la trappola per volpi sistemata vicino a un pollaio. Il cagnolino è morto di freddo, fame e sete.L'uomo ha giustificato la presenza della trappola con il fatto che voleva prendere una volpe dopo le continue razzie al suo pollaio, ma è stato denunciato dai carabinieri forestali per la detenzione abusiva di uno strumento di cattura, il quale, per legge, andrebbe controllato ogni giorno. Simba, attirato dall'esca, è finito dentro alla trappola mortale in metallo.Queste le parole della famiglia: "Caro amico Simba, ho aspettato e speravo ancora nel tuo ritorno a casa, la tua, la nostra. Invece ti ho trovato senza vita, morto a causa di inutili sofferenze per freddo, sete e fame per una persona incivile che lascia nel proprio terreno trappole per animali incustodite".Lo sapevate che siamo presenti anche in spagnolo, essistono razze di cani come il Dogo Argentino, il Rottweiler o il Mastín Tibetano che potrebbero interesarti se conosci la lingua spagnola oppure il Cane Corso o il Bulldog Francés.O potrebbero interessarti magari:Perros Perro Perros pequeños Razas de perros Los perros más inteligentes del mundoOppure:Los perros más grandes del mundo Las razas ideales para vivir en apartamento Los mejores perros guardianes Enfermedades comunes y peligrosas en los perros Los perros más bellos del mundo Los perros más caros del mundo ¿Cuánto tiempo vive un perro? Nombres para perros los perros más temidos del mundo Los perros huelen los tumores

cani pericolosi

Regno unito come l'italia: basta divieti a certe razze canine

News Redazione -

La nuova filosofia sembra essere quella divulgata dagli appassionati cinofili di tutto il mondo: punire il fatto e non la razza.Punire il comportamento irresponsabile o illecito, non la razza, e soprattutto prevenire, perché la prevenzione richiede una maggiore cultura cinofila, per i padroni una migliore conoscenza del cane, delle sue esigenze, del suo comportamento e dei suoi limiti. E’ necessaria una maggiore responsabilità dei proprietari, di qualunque cane e di qualunque razza. Il dietrofront del Regno Unito sui divieti a certe razze Dopo quasi trent’anni il Regno Unito fa dietrofront: la Commissione ambiente di Westminster, con un dettagliato rapporto parlamentare, punta a rivedere il Dog Dangerous Act del 1991. E' la prima legge emanata per il controllo dei cani pericolosi, diventata effettiva in tutta la Gran Bretagna.Questa legge vieta il possesso di razze di cani pericolose, incoraggia la loro distruzione o l’esportazione esistenti e mette sotto stretto controllo i proprietari che non rinunciano al loro cane. Lo scopo della legge era quello di eliminare in pochi anni queste razze dal territorio nazionale.Come indicato nell’Atto tra le razze di cani vietate ci sono: Pitbull, Tosa Giapponese, Fila Brasileiro, Dogo Argentino e gli incroci di Pit Bull.La normativa tedesca ha avuto un effetto imprevisto: per reazione al tentativo di imporre questo suo approccio alla comunità europea, alcune nazioni hanno iniziato a porre in discussione la validità delle leggi tedesche che bandiscono alcune razze.In Svizzera, in seguito a un lungo dibattito che ha coinvolto politici e esperti cinofili, si è deciso di non vietare una o più razze. In Olanda le norme sul divieto di alcune razze (tra cui il Rottweiler) sono state emendate. Anche qui in Italia l’articolo che prevedeva il divieto di vendita e allevamento di alcune razze è stato emendato.Il modello di prevenzione italiano, grazie all’intervento dei medici veterinari italiani, in particolare degli specialisti in medicina veterinaria comportamentale, non si basa sul divieto di razze, bensì sull’educazione dei proprietari. Ma anche il modello italiano va rivisto, come sottolinea L'Anmvi (Associazione nazionale medici e veterinari italiani) in una nota, ritenendo inefficace l’offerta formativa volontaria da parte dei comuni italiani e inattuabili le misure di intervento ad episodio già avvenuto.Alcuni strumenti di controllo esistono da tempo, dovrebbero essere semplicemente applicati: l’anagrafe canina, l’obbligo di tatuaggio e denuncia del cane, l’obbligo di museruola per i cani lasciati liberi in aree urbane, l’obbligo di guinzaglio in aree urbane.Secondo l'Anmvi a questo si dovrebbe aggiungere la possibilità di frequentare dei corsi di educazione con il cucciolo, a costi accessibili, la disponibilità dei comuni alle aree verdi in città e la possibilità di ottenere aiuto e consulenza nella gestione del cane.Lo sapevate? siamo presenti anche in spagnolo, ci sono delle razze che potrebbero interesarti se parli la lingua o eres de España, Argentina, México, Venezuela, Uruguay, Chile, Perù, Colombia, Bolivia o Centro Amèrica como el Cavalier King Charles Spaniel, Grifón belga, Cotón de Tuléar, Bichón Habanero, u otros perros de compañía como el Bichón Maltés, Jack Russell Terrier, Pequeño perro león, Bichón boloñés o el Caniche.

Cane corso Italiano

I migliori cani da guardia: le quindici razze più indicate

Curiosità Redazione -

Andiamo alla scoperta dei migliori cani da guardia che potete trovare sul pianeta. Esistono dei quattro zampe che è meglio non far arrabbiare: i migliori cani da guardia sono quelli che proteggeranno voi e la vostra casa dai malintenzionati, e per certi versi serviranno più loro dei vari metodi tecnologici a disposizione.Sia per istinto che per addestramento ci sono alcuni cani che meglio si prestano a questo compito: sanno dare l'allarme oppure mostrare i denti quando serve. Insomma, il loro aiuto potrebbe essere decisivo, in alcuni casi anche per salvarvi la vita.Si, perchè innanzitutto sono pets che vi vogliono tanto, ma tanto bene: per questo vi proteggeranno anche a scapito della loro stessa vita. Non ci penseranno due volte a scagliarsi contro degli individui che per qualsiasi motivo sono entrati nella vostra proprietà.Nel nostro focus andiamo dunque a scoprire quali sono i migliori cani da guardia: abbiamo selezionato dieci razze particolarmente indicate per questo scopo (ma tenete ben presente che dovranno essere addestrati per svolgere al meglio questo compito). Siete pronti? Partiamo! * 1) Cane Corso: diffidente con gli estranei ma mai violento. Se sente pericolo per sé o per la sua famiglia non passa subito all’attacco, con calma e intelligenza avvisa il malintenzionato di non fare un altro passo, ringhiando e al massimo dandogli un bau! di avvertimento, perché lui, forte e massiccio, non si scompone più di tanto.2) Bullmastiff: è un ottimo cane da compagnia in casa e in tutti i contesti in cui possa manifestare la sua volontà di socializzare con le persone, bambini compresi. Poco da appartamento ma eccellente cane da guardia, è sempre memore del suo passato di cane nato per aiutare contro i bracconieri e quindi è anche un eccellente animale da difesa, anche se guardando la proverbiale timidezza durante il primo anno di vita potrebbe essere strano pensarlo. È comunque indispensabile, qualora lo si scelga come cane da guardia, che possa scorrazzare liberamente e uscire più volte al giorno anche per non perdere i suoi stimoli olfattivi e uditivi, come invece accadrebbe lasciandolo solo per troppo tempo in uno spazio ristretto.3) Pastore tedesco: è impossibile non inserirlo nella top 10 dei migliori cani da guardia. Si tratta di un cane molto versatile, che si presta agli usi più disparati. Uno dei suoi primi compiti, ovviamente, era legato alla pastorizia. Oggi il pastore tedesco è impiegato dalle forze dell’ordine come razza cinofila, per scovare tracce di droga. Il suo fiuto eccezionale gli permette di scovare persone disperse o sepolte in crolli. In ambito domestico il pastore tedesco è un ottimo cane da guardia.4) Dogo argentino: il suo carattere è quello di un cane da guardia e da difesa perfetto. E’ molto intelligente e furbo, ma anche terribilmente territoriale: non abbaia quasi mai, ma se un cane dello stesso sesso invade il suo territorio saprà far valere la sua potenza. Questo perchè la natura dominatrice fa parte della sua indole. E’ nella caccia che tutta la sua astuzia e coraggio vengono fuori. Tuttavia non si può dire che il Dogo argentino non sia un cane estremamente affettuoso e dolce, nonostante un aspetto che non farebbe pensare a queste qualità: ama la sua famiglia e il suo padrone, è molto protettivo. E’ diffidente con le persone che non conosce, ma non aggressivo.5) Rottweiler: sicuramente uno dei migliori cani da guardia al mondo, è una di quelle razze canine considerate pericolose. È vero? Si e no. È vero quando qualcuno minaccia il suo padrone o la sua famiglia, o la sua casa. È vero quando si sente minacciato lui stesso. Se non è in stato di allerta è un cane saggio e tranquillo che non abbaia mai inutilmente. Ovviamente ricordiamoci che è un cane da guardia. È possessivo con la sua famiglia e con il suo padrone soprattutto e se si sente minacciato o se sente il pericolo per la sua famiglia allora state in guardia, perché vi avviserà di stare alla larga mostrando i denti. Non è un cane che attacca immediatamente, ma se arriva a farlo nulla riesce a fermarlo.6) Pastore dei Pirenei: Il suo carattere è quello di un animale sicuro di sé ma molto gentile, in particolare coi bambini, e molto affettuoso. Si tratta di un cane territoriale, che sa proteggere molto bene la sua famiglia o il suo gregge quando è necessario, ma di norma, quando non ci sono pericoli in vista, è paziente e leale. È quindi un cane da guardia di ottimo livello, ma è sempre stato utilizzato per compiti diversi nella storia, arrivando anche a essere un eccellente cane da compagnia per i nobili francesi.7) American Staffordshire Terrier (Amstaff): ha origine da cani da combattimento, da cui ha preso il carattere combattivo e coraggioso. Tuttavia, queste caratteristiche nel tempo sono state temperate fino ad ottenere un cane sì coraggioso, ma non aggressivo. Per questo motivo il suo impiego ideale è come cane da guardia, anche perché l’Amstaff è dotato di una sensibilità molto spiccata che gli permette di capire subito se la persona che si avvicina è dotata di buone o cattive intenzioni. E' perciò uno dei cani da guardia migliori a cui affidare la vostra protezione Inoltre, è un cane che ama socializzare e ciò lo rende ottimo anche come cane da compagnia.8) Pastore del Caucaso: Come razza, è stato riconosciuto negli anni 50 in Russia e negli anni 80 dalla FCI. I primi esemplari di questa razza canina risultano essere stati un valido aiuto alle armate dello Zar, in quanto, grazie al pelo folto e impermeabile, può resistere a rigide condizioni climatiche. E' molto diffidente con gli estranei. E’ nella sua natura esserlo, ricordiamoci che è un cane da guardia e fin dalle origini proteggeva il gregge e il pastore. Sta sempre in allerta e se qualcuno non gli piace si fa capire molto bene con un ringhio profondo, uno stato di irrequietezza e un movimento ondulatorio della coda.9) Pastore maremmano: non è un cane foriero di coccole, ma non bisogna confondersi: è una razza che si lega tantissimo al suo padrone e alla sua famiglia, solo che il suo essere indipendente fa si che non stia ogni minuto ad attendere il suo proprietario sull’uscio di casa. Difatti, pur non essendo aggressivo, lo diventerà per difendere la sua casa e la sua famiglia, da cui però esige rispetto per darlo a sua volta. E’ diffidente nei confronti degli estranei.10) Mastino tibetano: è sicuramente uno dei top tra i migliori cani da guardia. Per via della sua mole è meglio tenerlo in spazi aperti. Non è proprio adatto a vivere in appartamento. È un cane molto attento e vigile tende ad essere quasi distaccato. E’ un cane che non lascia intuire le sue intenzioni. È comunque molto attaccato alla sua famiglia ed è anche parecchio protettivo in quanto si sente responsabile per essa. Nonostante la sua indipendenza ha comunque bisogno di avere un contatto costante. È famoso per il suo coraggio. Pare che non gli faccia paura nulla. Estranei e bambini sono da tenere a distanza, più che altro per il suo carattere imprevedibile.11) Mastino napoletano: ci troviamo di fronte al classico esempio per il quale l’apparenza inganna. Il Mastino Napoletano infatti è un gigante buono. Certamente è molto protettivo con la propria casa e la propria “famiglia acquisita”, e ha una stazza tale da incutere timore a qualunque avversario. Tuttavia raramente si riscontrano episodi di aggressività gratuita e – in linea di massima e salvo eccezioni – questa razza può definirsi molto leale.12) Dogue de Bordeaux: è un cane capace di intimidire, vista la sua mole, il suo peso, le sue ottime qualità come cane da guardia e il passato anche di cane da combattimento. Oggi il carattere del Dogue de Bordeaux è stato però reso sempre meno aggressivo e questa specie è docile ed equilibrata, molto affezionata al padrone e di grande pazienza con i bambini. Come sempre, per essere sicuri del suo carattere la cosa migliore è addestrare il Dogue de Bordeaux fin da cucciolo, per renderlo il guardiano perfetto.13) Dobermann: mentre alcuni hanno paura di questa meravigliosa razza di cani, altri sanno che quando hai avuto un Dobermann a riempire le tue giornate, difficilmente potrai poi farne a meno. E’ forse uno dei cani più dolci e affettuosi che possano esistere tra tutte le razze dei nostri amici pelosi. Sì, avete capito bene.E’ un animale pacifico e molto socievole. Certo è pur sempre un cane da guardia e se il suo padrone viene in qualche modo minacciato allora vi mostrerà il suo sorriso a 42 denti. Ma è un cane anche molto obbediente e, se ben educato, risponderà al suo padrone con effetto immediato. Per questo motivo ha bisogno di un padrone deciso e sicuro che gli sappia trasmettere calma e determinazione.14) Pastore belga: chi ha conosciuto questa razza saprà che tra gli aspetti del suo carattere che spiccano maggiormente c’è sicuramente la sua vitalità. E’ un cane molto elegante e muscoloso, questa caratteristica lo rende una razza sportiva. La sua intelligenza e il suo senso olfattivo sviluppato lo portano ad essere indicato anche per lavori di polizia, come cane antidroga o da soccorso ma anche accompagnatore per ciechi.Il pastore belga è un cane molto affettuoso, richiede coccole e si lega tantissimo al suo padrone, lo difenderebbe a qualsiasi costo, forse per questo gli si deve anche un’ etichetta di cane un pò aggressivo, cattivo.Il suo carattere impulsivo può essere regolato ed educato sin da quando è cucciolo, seguendolo e addestrandolo in modo da regolare il suo temperamento. Questo lo rende un ottimo cane da guardia. Ha uno spiccato spirito di iniziativa e quando si mette a fare la guardia non perdona nessuno, neanche persone che conosce di vista: quando scende la sera il territorio che controlla diventa invalicabile.E’ un cane molto sensibile quindi fate attenzione a non trattarlo con troppa durezza o severità perché è portato a reagire subito agli stimoli e potrebbe diventare ostile.15) Mastino spagnolo: a causa della grande mole, è preferibile disporre di una grande casa, possibilmente con giardino, per permettere al mastino spagnolo di fare esercizio fisico secondo i propri ritmi. La vita cittadina può essere stressante per lui, più propenso alla solitudine ed a relazionarsi unicamente con la propria famiglia. L’ideale sarebbe una soluzione in campagna. Non necessita di molto sfogo fisico, ma certamente vista la mole il momento della passeggiata può essere impegnativo. Il mastino spagnolo è un ottimo cane da compagnia, da guardia e da difesa. Viene ancora utilizzato anche come cane da pastore, ma trova maggior utilizzo come compagno nelle fattorie ed aziende agricole, essendo un temibile cane da guardia al territorio e da difesa per la famiglia.

razze di cani pericolose

Cani pericolosi: la normativa in italia e le leggi europee

Comportamento Redazione -

“Dimmi qual è la tua razza e ti dirò se sei buono o cattivo…”. Potrebbe iniziare così un articolo sulle razze di cani pericolose, ma sarebbe fuorviante. Eh sì, perché non esistono cani sulla carta più aggressivi di altri, ma tutto dipende sempre dall’educazione che ricevono, dal contesto in cui crescono e vivono e dalle caratteristiche del singolo soggetto. Per anni si è cercato di stilare graduatorie che mettessero nero su bianco i nomi delle razze di cani più pericolose , magari pensando anche che questo potesse diminuire le potenziali aggressioni nei confronti dell’uomo. È quanto avvenuto nel 2006 con l’ordinanza del Ministro Livia Turco sulla "Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani", che relegava 17 razze canine nella lista dei “cattivi”, rovinando la reputazione di alcune di queste in modo quasi irrimediabile (vedi i Pitbull). Sin dall’inizio questo elenco suscitò numerose polemiche e dissensi, soprattutto da parte degli addetti ai lavori: educatori cinofili, veterinari, allevatori, che di cani ne capivano per esservi direttamente a contatto ogni giorno. Quel provvedimento era nato anche come risposta ad alcuni casi di aggressioni di cani nei confronti dell’uomo, ravvicinate nel tempo, a cui i media avevano dato grande rilievo, sulla base di quel meccanismo di agenda-setting che porta a selezionare e riproporre le notizie simili tra loro che hanno notevole impatto sull’opinione pubblica. Per onestà intellettuale va detto che le aggressioni canine esistono, ma, oltre ad essere sempre precedute da segnali premonitori che troppo spesso noi non sappiamo cogliere, sono una percentuale infinitesimale se rapportate al numero di quattrozampe che vivono pacificamente nelle famiglie italiane; solo che fanno molta più notizia rispetto ai circa 6 milioni di cani non aggressivi presenti nelle nostre case.Anche per questo l’ordinanza del 2006 ebbe vita breve e già dal 2009 la lista dei cani pericolosi venne abolita, dopo le critiche dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), dell’Associazione nazionale medici  veterinari, del Consiglio Superiore della Sanità e del Ministero delle Politiche agricole, tutti d’accordo nel sostenere che la correlazione tra razze e aggressività non aveva alcun fondamento scientifico.Cani pericolosi: perché alcuni sono considerati così? Tutte le principali Associazioni di categoria cinofile dunque affermano che la causa della potenziale aggressività del cane non è innata, ma affonda le sue radici nel rapporto con l’uomo, ma allora perché comunque si ritiene che esistano razze di cani pericolose? Anzitutto perché una cattiva fama è dura da “redimere” e l’uso improprio o addirittura criminale fatto dall’essere umano di certe razze, come nel caso dei Pitbull da combattimento, ha danneggiato gravemente la loro immagine, generando un pensiero comune che è difficile da sradicare. Anche la fisicità non aiuta alcune razze di cani, che per la loro taglia e potenza fisica sono considerati più pericolosi di altri: va da sé che un morso dato da un Rottweiler fa molti più danni di quello di un Chihuahua, ma ciò non significa che un cane delle dimensioni di un Chihuahua non possa essere aggressivo. Anche l’aspetto più o meno minaccioso gioca a sfavore di certe razze: molti associano ancora il Pastore Tedesco al lupo per la somiglianza delle forme, mentre alcuni cani dalla fisionomia con caratteristiche più neoteniche, come la testa tondeggiante, il muso arrotondato, le orecchie penzoloni, il corpo un po’ tozzo, come i retrievers, sono già visivamente associati al cucciolo e considerati meno pericolosi.Cani pericolosi in Italia: la normativa Quante volte è successo di sentire al telegiornale di un fatto grave che coinvolge i cani e dover ascoltare conseguenti commenti che attribuiscono la colpa dell’aggressione all’indole di una certa razza canina?Dopo l’attacco da parte di un cane, è tutto un susseguirsi di: “quella razza canina è pericolosa”, “sono cani da proibire”, “tutti lo sapevano che prima o poi sarebbe successo qualcosa”, “le leggi dovrebbero essere più severe per quel tipo di razza” ecc.Eppure tutti gli etologi dicono che l’aggressività di un cane non dipende dall’appartenere o meno ad una specifica razza bensì dall’educazione e l’ambiente nel quale cresce. Anche la legge italiana è d’accordo con questa linea di pensiero.Razze canine pericolose: legge italiana La normativa vigente in Italia basa la sua struttura generale sull’ Ordinanza del 23 marzo 2009 del Sottosegretario alla Salute Francasca Martini che cancella la lista di razze pericolose introdotte nel 2006 da Livia Turco con l’Ordinanza “Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani”.Nel testo firmato dalla Martini si specifica infatti che l'ordinanza precedente «non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell'appartenenza a una razza o ai suoi incroci».Una bella vittoria contro la discriminazione delle razze di cani pericolose a prescindere, elogiato anche da molte Associazioni Animaliste.Il corpo principale della legge, che accumuna anche le Ordinanze successive, prevede una serie di divieti e obblighi a tutti i cani a prescindere dalla loro appartenenza ad una razza canina pericolosa. Cani pericolosi normativa: i divietiNon si può possedere un cane per compiere queste attività:Addestramento che ne esalti l’aggressività. Qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l’aggressività. La sottoposizione di cani a doping. Gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi, con particolare riferimento a: recisione delle corde vocali, taglio delle orecchie, estirpazione delle unghie e dei denti, taglio della coda. La vendita, l'esposizione ai fini di vendita e la commercializzazione di cani sottoposti a interventi chirurgici.Razze di cani pericolose normativa: resposabilità e obblighi I proprietari devono poi attenersi ad una serie di regole e obblighi:Il padrone è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose. E' l’obbligato a utilizzare sempre e in ogni luogo il guinzaglio di una misura non superiore a mt. 1,50 per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico - fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni - e di avere sempre con sé la museruola (rigida o morbida) da applicare in caso di potenziale pericolo l’obbligo di affidare il proprio animale solo a persone in grado di gestirlo il proprietario ed il detentore devono, inoltre, assumere informazioni sulle caratteristiche fisiche ed etologiche dei cani e sulle normative in vigore. è obbligatorio per chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle feci.Razze canine pericolose: Ordinanza 13 luglio 2016 Attualmente nel nostro Paese è in vigore l’Ordinanza del 13 luglio 2016 che, come le precedenti, conferma i contenuti del Decreto Martini illustrato precedentemente.Unica modifica rilevante di questo testo, è il ruolo centrale di prevenzione affidato ai veterinari. Per la prima volta infatti, nel 2016, si rendono i medici veterinari responsabili e promotori dell’educazione dei proprietari, rispetto alle razze canine considerate maggiormente impegnative.Gli si da per la prima volta la possibilità di organizzare percorsi formativi in tal senso, compito che fino ad allora era stata ad esclusivo appannaggio delle ASL territoriali. Inoltre possono e devono segnalare alle Asl di competenza le situazioni a rischio per la salute Pubblica.I cani soggetti a questo tipo di segnalazione vengono iscritti nel Registro dei cani morsicatori e con problemi di comportamento. Se il nostro cane è iscritto a questo registro saremo obbligati a stipulare un’assicurazione di responsabilità civile (di cui parleremo più avanti) e applicare contestualmente guinzaglio e museruola al proprio animale quando si trovano in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico. Razze canine pericolose: lista Prima dell’Ordinanza Martini in Italia, vigeva L’Ordinanza del 13 Gennaio 2007, del Ministro della Salute Livia Turco. Tale disposizione conteneva una vera e propria “lista nera” di razze canine pericolose.Aspetto altrettanto inquietante della passata normativa era l’approccio discriminatorio e brutale rivolto alle razze canine pericolose. Per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico infatti, veniva considerata l’ipotesi dell’abbattimento eutanasico di cani pericolosi, di cui il padrone non fosse in grado di prendersi cura adeguatamente.Solo questa Ordinanza nella storia dell’Italia ha preso in considerazione l’abbattimento dei cani in base alla razza e non in base al loro stato di salute o comportamento.Come abbiamo detto questa legge NON è più in vigore, ma ne parliamo poiché la lista Turco viene ancora tenuta in considerazione da alcune Compagnie Assicurative.Di seguito l’elenco di tutte le razze canine pericolose in essa contenute:American Bulldog Cane da pastore di Charplanina Cane da pastore dell'Anatolia Cane da pastore dell'Asia centrale Cane da pastore del Caucaso Cane da serra da Estreilla Dogo argentino Fila brazileiro Bull terrier Perro da canapo majoero Dogo canarioPerro da presa mallorquin Pit bull mastiff Pit bull terrier Rafeiro do alentejo Tornjak Rottweiler Tosa inuRazze canine pericolose patentino Chi deve conseguire il patentino?I corsi sono obbligatori per i proprietari di cani che richiedono una valutazione comportamentale in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell’incolumità pubblica; i casi singoli sono identificati dai veterinari a livello territoriale e iscritti in apposito registro.In cosa consiste il conseguimento del patentino?Per i proprietari di cani considerati impegnativi sono stati ideati dei percorsi formativi fatti da veterinari con specializzazione comportamentale. Il patentino è un attestato che viene rilasciato a chi frequenta con successo i corsi, cioè supera i test finali. Generalmente i corsi si articolano in percorsi da dieci ore, divisi in due giornate.I contenuti didattici sono focalizzati sulle responsabilità del proprietario verso il cane e la società: informazioni sulle origini del cane domestico e sulle esigenze come animale sociale; la descrizione delle fasi dello sviluppo comportamentale da cucciolo a cane adulto; la comunicazione tra uomo e animale domestico; i campanelli d’allarme rispetto ai comportamenti aggressivi; la convivenza tra cani e bambini; gli obblighi e i doveri del buon proprietario, il rispetto delle leggi per promuovere una civile convivenza.Il link successivo vi porta al testo ufficiale del Minstero della Salute, usato come materiale didattico durante i corsi: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_50_allegato.pdfRazze canine pericolose: assicurazione Come illustrato in precedenza,  se il nostro cane viene inserito nel Registro dei cani morsicatori sarà obbligatorio per noi, oltre al conseguimento del patentino, sottoscrivere un’assicurazione per cani RC, cioè di responsabilità civile.Alcune assicurazioni non stipulano polizze per i cani appartenenti alla lista Turco (anche se ribadiamo che non è più in vigore) o elevando di molto il premio da pagare, ravvisando nelle razze canine pericolose un aumento teorico del rischio.Vi sono altre assicurazioni invece che sono specializzate nell’assicurazione per cani, senza maggiorazioni del premio.Le assicurazioni per cani coprono:La responsabilità civile per danni causati dal nostro cane a persone terze. La responsabilità civile per danni causati dal nostro cane a cose di terzi. Spese di ricerche in caso di scomparsa. Spese veterinarie per interventi chirurgici. Tutela legale.Il tutto con vari massimali a seconda dei pacchetti scelti. I cani pericolosi: normative europee Gli olandesi, da sempre considerati popolo ospitale e particolarmente attento alle tematiche green, ha optato per una stretta decisa sulla normativa riguardante i cani pericolosi.Il governo olandese ha infatti stilato una lista che comprende una ventina di razze ed i loro incroci, considerate pericolose, tra cui si annoverano: Pitbull, Rottweiler e Pastori Caucasici.Dall’anno prossimo i proprietari di queste razze dovranno sottoporsi ad una procedura obbligatoria, se vogliono continuare ad ospitare il cane nelle loro case; tale procedura è volta a comprovare la non violenza di tali razze, considerate a prescindere, pericolose.Il Governo ha scelto la linea dura contro gli attacchi di cani pericolosi, con la finalità di ridurne al minimo il numero. Il Ministro per gli Affari Economici Martin Van Rijn, oltre ad aver introdotto l’elenco di cani pericolosi e la procedura obbligatoria per i proprietari, sta lavorando ad una lista di cani vietati e l’introduzione di nuovi poteri nelle amministrazioni locali, affinché possano sopprimere i cani pericolosi in alcune aree delle città.Inoltre lo Stato Olandese sta per introdurre un Registro Centrale, dove verranno annotati tutti i casi di aggressione da parte dei cani, ed una linea telefonica dedicata, per i cittadini che vogliono segnalare cani pericolosi o proprietari poco attenti.Una presa di posizione decisamente netta da parte dell’Amministrazione Pubblica contro l’aumento di incidenti in cui sono stati coinvolti cani aggressivi.L’iniziativa ha creato d’altro canto parecchie polemiche sia tra gli allevatori di cani che tra le Associazioni Animaliste che ritengono la nuova legge discriminatoria e lesiva di alcune razze, che se correttamente addestrate e gestite non sviluppano comportamenti violenti, come invece vorrebbe far intendere la normativa. Cani pericolosi: come si comportano gli altri Paesi Sono molti altri i Paesi che hanno legiferato, riguardo i cani pericolosi.Il nostro consiglio, quando si viaggia con un cane ritenuto impegnativo, è sempre di informarsi prima della partenza, sulle norme vigenti, aggiornamenti, regolamenti locali e possibili sanzioni.Di seguito riportiamo le leggi di alcuni Paesi, particolarmente severi, sull’introduzione di  cani pericolosi I cani pericolosi: Francia Il Paese distingue i cani potenzialmente pericolosi, in due categorie:cani da attacco: questi cani non sono iscritti in un libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese ed assimilabili per caratteristiche morfologiche ai cani di razza della seconda categoria (sono incroci con sembianze delle seguenti razze):Staffordshire terrier (Pit-bull) American Staffordshire terrier Mastiff Tosa InuPurtroppo da maggio di quest’anno questi sono considerati cani vietati sul territorio francese e non più tollerati anche di passagio, in compagnia di turisti esteri.cani da difesa o da guardia: Staffordshire terrier (Pit-bull) American Staffordshire terrier Rottweiler Tosa InuChi sceglie di avere con se questi cani in Francia va incontro ad una miriade di divieti: non si possono introdurre nelle comuni degli immobili collettivi per esempio. Deve attenersi a obblighi stringenti: dichiarare presso il Comune di residenza del proprietario del cane il luogo di residenza dello stesso.Deve attenersi diligentemente agli adempimenti burocratici: vaccinazione antirabbica fatta da meno di un anno, polizza assicurativa di responsabilità civile in regola con i pagamenti ed essere in possesso del documento che comprava l’appartenenza del cane pericoloso al LOF (libro genealogico riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura francese).Questi cani pericolosi non possono essere detenuti da: minori di 18 anni, maggiorenni sotto tutela, persone con condanne per crimini violenti, persone a cui sia già stato revocata la proprietà di un cane. I cani pericolosi, infine devono sempre avere la museruola.Per i cani di difesa o guardia, verranno richiesti ai turisti i medesimi requisiti per la loro permanenza nel territorio, imposta ai cittadini francesi. I cani pericolosi: Gran Bretagna La legislazione inglese vieta di possedere le seguenti razze di cani:Pit Bull Tosa Inu Dogo Argentino Fila BrazileiroI cani appartenenti a queste razze e relativi incroci non possono essere introdotti nel Paese. I turisti che li introducono, possono essere perseguiti legalmente e gli animali sequestrati o soppressi. I cani pericolosi: Germania La legge tedesca vieta l'importazione di cani pericolosi e loro incroci:Pitbull terrier American Staffordshire terrier Staffordshire bull terrier Bull terrierMa vieta anche l’importazione di razze di cani potenzialmente pericolosi quali:Alano American bulldog Bullmastiff Cane corso Dogo argentino Dogue de Bordeaux Fila Brazileiro Mastiff Mastino Spagnolo Mastino Napoletano Pitbull bandog Perro de presa Canario Perro de presa MallorquinRhodesian ridgeback Tosa InuI turisti che soggiornano nel Paese per meno di 4 settimane, possono portare con sé il proprio cane anche se appartenente alle liste precedenti.Il cane deve essere però in possesso della seguente documentazione: certificato di origine/razza, certificato di vaccinazioni e certificato di personalità (rilasciato dopo un test di carattere) redatti da un veterinario. Altri certificati possono essere richiesti a seconda del Lander (regione tedesca) nel quale decideremo di soggiornare.I cani pericolosi: Spagna La legge spagnola stila una lista di razze potenzialmente pericolose ed i loro incroci con altre razze:Pitbull terrier Staffordshire bull terrier American staffordshire terrier Rottweiler Dogo argentino Fila brazileiro Tosa inu Akita inuI cani che presentano caratteristiche morfologiche e di aggressività (muscolatura forte, carattere marcato, pelo corto, mandibola grande ecc.) simili a quelli citati sono assimilati ad essi.Inoltre, sono considerati cani pericolosi quelli che sebbene non si ritrovino nella lista, manifestino un carattere marcatamente aggressivo o che siano stati protagonisti di aggressioni a persone o altri animali. Questa circostanza sarà verificata dalle Autorità competenti.Gli spagnoli per detenere questi tipi di cani pericolosi, devono ottenere una licenza amministrativa che dura 5 anni. Tale licenza viene data a: maggiorenni, persone che non abbiano precedenti penali, o che non siano stati privati del diritto di avere animali pericolosi in passato, che dispongano delle capacità ed attitudini psicologiche per poter condurre questo tipo di cani e che possano assicurarsi con una polizza di responsabilità civile.Per essere riconosciuti in possesso dell’idoneità si è sottoposti ad appostiti test per comprovare l’assenza di malattie e deficienze tali per cui, il cane pericoloso non potrebbe essere affidato.

Tg cinofilo, deteneva cinque molossoidi sul terrazzo: denunciato per maltrattamenti

News Redazione -

Un ventenne napoletano è stato denunciato dalla Polizia di Stato per il reato di maltrattamento di animali: ecco i tutti i dettagli. Gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno denunciato in stato di libertà un 20enne di Via Pecchia. Il giovane, già noto per i suoi precedenti di polizia, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per furto di energia elettrica, per maltrattamento di animali in generale e più nello specifico per aver violato la normativa che vieta il taglio di coda ed orecchie agli animali domestici. Nel corso di una parallela attività investigativa, era emerso che il 20enne aveva installato nell’edificio dove abitava, un sofisticato sistema di videosorveglianza dotato di 4 telecamere in totale inosservanza della normativa sulla privacy. Le telecamere potevano infatti riprendere entrambi gli ingressi allo stabile senza che la cosa fosse riportata su appositi cartelli di avviso così come previsto dalla legge. Al fine di scoprire la ragione di una tale sorveglianza e considerato che il giovane era stato considerato socialmente pericoloso e quindi destinatario della misura di prevenzione dell’avviso orale, i poliziotti, insospettiti, hanno deciso di sottoporre a perquisizione domiciliare la sua abitazione. Nel corso dell’attività è stato quindi rinvenuto e sequestrato il sistema di videosorveglianza. Successivamente è stata anche scoperta una manomissione al contatore dell’energia elettrica. L’intervento dei tecnici della società di distribuzione ha quindi consentito di accertare che era stato praticato un allaccio abusivo a monte sulla rete in modo da poter rubare l’elettricità. Sul terrazzo condominiale sono stati inoltre rinvenuti 5 cani di razza molossoide in completa libertà che ne rendevano impossibile l’accesso. I poliziotti hanno quindi fatto intervenire sia il servizio veterinario dell’Asl che personale dell’ENPA. Questi ultimi, dopo aver riscontrato i maltrattamenti subiti dai cani, 4 di razza dogo argentino ed un amstaff, hanno provveduto a trasportare i tre sprovvisti di microchiop presso gli uffici veterinari dell’Asl. Gli altri due sono stati invece sottoposti a sequestro penale e provvisoriamente affidati allo stesso 20enne. Fonte: napolivillage.com

Portare i cani all'estero: cosa è importante sapere

Curiosità Redazione -

Portare i cani all'estero: prepararsi per il viaggio Partire per un viaggio all'estero con il nostro cane è sicuramente un’esperienza piacevole e divertente ma non è un viaggio che si può fare senza esserci organizzati prima ed esserci accertati di aver preso tutte le dovute precauzioni. Questo perché paese che vai regole che trovi. Ogni paese ha le sue regole che se non rispettate potrebbero ostacolare il transito o la permanenza per noi e il nostro cane. Molti stati esteri ad esempio richiedono l’obbligo del microchip unitamente ad un passaporto per cani valido ad esempio. È bene quindi preparare il nostro con la dovuta attenzione non solo all'itinerario (ricordiamo che i cani non possono sempre entrare ovunque) ma anche alle regole che quel determinato paese richiede che vengano rispettate per l’ingresso dei cani. Abbiamo detto che le prime cose che dobbiamo fare sono il passaporto per cani e il microchip (comunque obbligatorio anche in Italia dal momento che tutti i cani devono essere iscritti all'anagrafe canina). Il passaporto per cani si può ottenere recandosi presso gli uffici del Servizio veterinari dell'Asl e costa circa 15 euro. Il passaporto verrà rilasciato solo dopo che il nostro cane è stato sottoposto a vaccinazione antirabbica e verrà rilasciato non prima di 21 giorni dopo la stessa.Durante il nostro viaggio dovremmo sempre portare con noi:il certificato di iscrizione all'anagrafe canina, il passaporto, il libretto delle vaccinazioni, e possibilmente un certificato di buona salute del cane rilasciato dal veterinario.Ci sono poi paesi che oltre alle già citate adempienze richiedono documentazione aggiuntiva.Ad esempio per poter entrare nello stato australiano il nostro cane dovrà aver fatto le vaccinazioni contro il cimurro, l’epatite, la parvovirosi, le leptospirosi e la tosse canina. È bene fare molta attenzione alle scadenze di queste vaccinazioni per in Australia è previsto anche un periodo di quarantena. Paesi come l’Indonesia e le zone del Sud Est Asiatico invece richiedono oltre al certificato di vaccinazione antirabbica possono invece richiedere un permesso di importazione rilasciato dalla Direzione per la salute degli animali della Direzione di Zootecnia e una lettera di raccomandazione rilasciata dal Servizio Veterinario Provinciale del luogo di destinazione. Ricordiamo inoltre che per portare cani all'estero non dobbiamo preoccuparci solo della profilassi sanitaria ma anche del trasporto. Ogni compagnia aerea infatti ha le sue regole e noi siamo tenuti a conoscerle nel dettaglio se vogliamo un viaggio senza problemi dell’ultimo minuto.Cani all'estero: tutte le razze possono andarci? La risposta a questa domanda purtroppo è NO. Non tutti le razze di cane potranno farsi con noi un viaggio all'estero. E questa è un’altra cosa di cui dovete tenere conto prima di organizzare il viaggio. Ci sono infatti paesi che precludono l’ingresso ad alcune razze di cane, come stabilito dal regolamento 576/2013 del Parlamento e del Consiglio europeo, in vigore dal dicembre 2014. Ad esempio il Germania è vietato introdurre cani provenienti dall’estero delle razze di Pitbull, American Staffordshire, Bullterrier e tutti i loro incroci. In Gran Bretagna non vengono accettati Pittbull-terrier, Dogo Argentino e Japanese Tosa. In Danimarca sono numerose le razze considerate pericolose. Tra queste ritroviamo il Dogo Argentino, American Staffordshire, Il Pittbull Terrier, il Fila Brasileiro.

uccisione di animali

Tg cinofilo, caltanissetta: cane torturato e ucciso, si cerca il colpevole

News Redazione -

Caltanissetta - Nei giorni scorsi un cittadino ha segnalato al quotidiano on-line “Il Fatto Nisseno” un gravissimo ed orribile fatto avvenuto a Caltanissetta, nel quartiere Provvidenza: il corpo senza vita di un cane adulto è stato abbandonato per strada vicino ai cassonetti dei rifiuti; sulle carni martoriate dell’animale, vasti segni inequivocabili di sevizie e torture, ferite, lacerazioni e persino segni di bruciature; sono state realizzate alcune foto della carcassa del povero cane torturato e parzialmente dato alle fiamme. Il WWF Sicilia Centrale esprime profonda indignazione e deplora questo orribile e disumano gesto, commesso da anonimi e ignobili delinquenti che, con tali nefandezze, infangano un’intera comunità.“Purtroppo non è la prima volta che a Caltanissetta e nella sua provincia si registrano simili delitti (tali sono secondo il codice penale, dopo le modifiche della Legge 189/2004, ndr) – dice Ennio Bonfanti dell’associazione -. per il WWF nisseno, su maltrattamenti e zoomafia siamo in piena emergenza! Vi è ancora un’allarmante arretratezza culturale in ampie fasce sociali, infatti, che considerano gli animali come oggetti. Le Guardie zoofile del WWF nisseno, ad esempio, riscontrano continuamente arcaiche ed inaccettabili condizioni di detenzione dei cani padronali: animali tenuti perennemente a catena corta; cani lasciati senza acqua, cibo e in condizioni igieniche pessime; ripari di fortuna come bidoni di metallo o baracche fatiscenti; totale assenza di cure ed assistenza anche minima; tutti i parametri minimi di benessere palesemente violati ecc. Per non parlare, poi, del quotidiano abbandono di intere cucciolate di cani: cittadini senza scrupoli non sterilizzano i propri animali nè controllano il loro ciclo riproduttivo, per cui tutte le nascite “indesiderate” dei cuccioli si trasformano in occasioni di abbandono e, quindi, di incremento del randagismo. Sono numerose, inoltre, le comunicazioni di reato che le Guardie WWF ogni anno trasmettono alla Procura della Repubblica di Caltanissetta per i reati di maltrattamento, avvelenamento, abbandono, detenzione incompatibile ed uccisione di animali”.Ma il fenomeno legato ai maltrattamenti degli animali che a Caltanissetta preoccupa di più, e che negli ultimi anni registra una vera e propria escalation, è quello dei combattimenti clandestini fra cani: in città prospera un costante giro di lotte fra cani, spesso organizzato e gestito da giovani ed “insospettabili” nisseni, dediti a queste lucrose quanto crudeli attività illecite. In certi quartieri della città, infatti, sono decine i cani appartenenti a razze tradizionalmente usate per i combattimenti (pitbull, dogo) allevati spesso in garage o case diroccate da giovani e giovanissimi “appassionati” che enfatizzano e stimolano l’aggressività di questi animali, gravitando in questo circuito criminale. Non è raro, in centro storico, imbattersi in tanti di questi giovani che esibiscono con spavalderia il proprio cane, spesso con orecchie e code mozze (assolutamente vietate dalle normative nazionali) e senza museruola. Secondo le indagini delle Guardie Zoofile WWF, questo rappresenta un evidente segnale che a Caltanissetta la rete di individui coinvolti anche solo per le attività “marginali” di allevamento o custodia occasionale di cani da combattimento, nonché di scommettitori e assidui frequentatori degli incontri di lotta, è una realtà criminale estremamente diffusa ed in preoccupante crescita. Non a caso, già nel marzo del 2015, una troupe di Striscia la Notizia guidata dal noto inviato Edoardo Stoppa ed accompagnata anche dalle Guardie WWF, aveva effettuato un reportage sul fenomeno delle lotte clandestine fra cani a Caltanissetta; in contemporanea, i Carabinieri del Nucleo Operativo effettuavano due blitz in altrettanti allevamenti-lager, procedendo al sequestro penale di diversi esemplari di molossi, tra cui un paio di cuccioli, probabilmente utilizzati per i combattimenti clandestiniPer tutti questi motivi, il Presidente del WWF Sicilia Centrale, Ennio Bonfanti, rivolge un appello al Prefetto di Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, per chiedere un urgente incontro su queste tematiche e proporre subito un coordinamento delle Forze di Polizia per la prevenzione e repressione dei reati contro gli animali. “Occorre insistere sulla strada della prevenzione e della repressione – dichiara Bonfanti – dei maltrattamenti e delle attività criminali legate allo sfruttamento degli animali: chiediamo che si concertino tra Forze dell’Ordine, Guardie Zoofile, Enti locali e servizi veterinari ASP un vero e proprio piano di contrasto e repressione ed interventi efficaci di lotta alla zoomafia”. Il fenomeno delle lotte di cani è una vera e propria galleria degli orrori: cuccioli di pitbull, dogo argentino, rottweiler, bull-terrier sin dai 4 mesi di età vengono inseriti in un folle programma di allenamento teso ad esaltarne l’aggressività e la prestanza fisica. Animali che sin da giovanissimi vengono così costretti a sopportare collari a cui sono fissati pesi in piombo per sviluppare la muscolatura di testa e collo; costretti a dilaniare tubi di plastica o pneumatici per rendere i loro denti e le loro mandibole delle armi efficientissime; a correre ore ed ore su tapis roulant e sottoposti ad alimentazione ricca in proteine e vitamine, arricchita con droghe eccitanti; cani di grossa mole che vengono aizzati verso poveri gatti randagi allo scopo di renderli più “cattivi”. Una preziosa fonte di lucro (anche se pare vi siano degli appassionati che li organizzano per puro divertimento) che, se nel resto d’Italia è in netto declino, a Caltanissetta è invece un fenomeno diffusissimo ed incontrollato. Risale al gennaio 2010 una brillante operazione della Polizia di Stato che fermò, in flagranza, un combattimento clandestino in un casolare nei pressi della stazione ferroviaria in disuso in contrada Imera, con due ventenni denunciati per combattimenti, reato che prevede la reclusione fino a tre anni ed una multa da 50.000 a 160.000 euro e ben 16 spettatori identificati e puniti con una sanzione amministrativa di 10.000 euro. Fonte: seguonews.it

Combattimenti tra cani

Combattimenti tra cani: un business illegale ma ancora praticato

Curiosità Redazione -

I combattimenti tra cani sono ancora oggi un'attività crudele organizzata in tutta la Penisola: vediamo quali sono le origini di queste pratiche illegali. I combattimenti tra cani sono un'attività cruenta organizzata a fini di intrattenimento che mette a confronto due cani allevati al solo scopo di combattere. Seppur sia una pratica illegale in tutti i paesi, è ancora popolare ed appassiona molto gli scommettitori, che investono il proprio denaro su uno dei due animali. Gli scontri terminano spesso con la morte di uno dei due, ucciso dal vincitore o per sfinimento a causa delle ferite riportate. Le testimonianze archeologiche ci portano a credere che l’attività di combattimenti tra cani si sia sviluppata di pari passo con l’addomesticamento degli stessi. Le razze, che nel corso del tempo sono state impiegate in questa macabra attività si sono estinte, sono state incrociate con altri esemplari per cercare di creare animali sempre più feroci (che oggi per fortuna sono da considerarsi da guardia, da compagnia ecc): Dobermann, Rottweiler, Dogo, Akita, Cane Corso e altri ancora oggi, se in mano a padroni coscienziosi che li amano, sono animali assolutamente pacifici. In Italia, in base alla Legge 20 luglio 2004, n. 189 chiunque organizza combattimenti tra cani (o altri animali) è punito con la reclusione da 1 anno a 3 anni e con la multa da 50 000 euro a 160 000 euro.Combattimenti tra cani : un addestramento crudele Per gli “appassionati” di combattimenti tra cani, l’addestramento è ciò che fa comprendere se il cane sarà un campione o meno. Parliamo di collari elettrici, così da punire il cane con una scossa elettrica quando non si comporta come dovrebbe. Parliamo di violenza, di bastonate con delle spranghe, di calci così da renderlo più aggressivo. Parliamo di cani drogati con anabolizzanti. Parliamo di lasciarli per giorni a digiuno per poi nutrirli con animali morti e sanguinanti. Sono questi i momenti in cui persone senza cuore pensano a quanti soldi il loro “cane assassino” potrà fargli guadagnare. È l’unica cosa che conta. E il giro di denaro è davvero elevato, parliamo di puntate che vanno molto oltre i 10 mila euro. E mentre l’uomo guadagna e si diverte, il cane soffre e muore.Cani combattenti e pericolosi, ma il vero pericolo è l’uomo! Non smettiamo mai di sentire notizie che riguardano i combattimenti tra cani. Nonostante la legge si sia schierata dichiarandoli illegali ci sono persone che comunque trovano divertente rendere i cani talmente soggiogati alla violenza, ai maltrattamenti, alle brutalità fisiche e psicologiche da costringerli a combattere per sopravvivere. Ma il divertimento dov’è? Non c'è risposta: la LAV, che si batte da sempre per contrastare il combattimenti tra cani, nella voce del responsabile dell’Osservatorio della Zoomafia LAV, ha dichiarato che sono moltissimi i cani sequestrati a seguito di indagini sui combattimenti. Sono animali abusati e profondamente traumatizzati. E poi abbiamo il coraggio di etichettarli come “cani cattivi e pericolosi”. La verità è che ad essere pericoloso è proprio l’uomo, la cui cattiveria in alcuni esemplari sembra essere innata. Per fortuna, i nostri amici pelosi possono ancora contare su persone che sanno amarli e che sanno quanto è meraviglioso averli accanto come amici e non come combattenti obbligati a difendersi dalla stupidità dell’uomo.